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Metodi elettromagnetici

I metodi elettromagnetici (EM) includono tecniche geofisiche comunemente utilizzate in indagini del sottosuolo per scopi ambientali, geotecnici o idrogeologici.

Principalmente si riconoscono due tipologie di indagini elettromagnetiche EM: la prima, basata sul dominio di frequenza, misura l‘ampiezza e la fase di un campo elettromagnetico indotto (FDEM); la seconda, basata sul dominio di tempo, misura il tempo di decadimento dell'impulso elettromagnetico indotto da una trasmittente (TDEM).

Le indagini elettromagnetiche in dominio di frequenza (FDEM) consentono di ottenere, in modo speditivo, delle mappe dei valori della variazione di fase e di ampiezza del campo elettromagnetico secondario rispetto al campo primario indotto. L‘ampiezza delle correnti indotte in un corpo conduttore nel sottosuolo dipende da diversi fattori, ma principalmente dalle proprietà elettriche del sottosuolo e delle strutture interrate. Lo strumento fornisce i valori di conducibilità elettrica apparente del sottosuolo e della suscettività magnetica.

Il metodo elettromagnetico in dominio di frequenza è usato nei seguenti campi di applicazione:

Il metodo di indagine TDEM (indagine elettromagnetica in dominio di tempo) consiste nel ricostruire la distribuzione della resistività reale del sottosuolo a profondità medio - alte (fino a 300 - 400 m).

La tipica configurazione d‘indagine per sondaggi di resistività è composta da un trasmettitore collegato ad una spira di cavo elettrico (quadrato, rettangolare o circolare) disposto sul terreno ed una spira ricevente, di uguali dimensioni, connessa ad un ricevitore con un cavo. La dimensione della spira è proporzionale alla profondità di indagine (maggiore è l‘area della spira e maggiore è la profondità di indagine).

Le indagini TDEM sono utilizzate per valutare:


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Brochure Informativa FDEM
Brochure informativa TDEM
Brochure informativa RD